I gatti sono dotati di un fiuto finissimo e questo rende difficile somministrare loro dei farmaci mischiandoli nel cibo.
Il gatto è dotato di un epitelio olfattivo cinque volte superiore a quello umano e di una sensibilità garantita da ben 200 milioni di recettori olfattivi contro gli appena 5 milioni nell’uomo.
Insomma, al gatto non gliela si racconta in fatto di odori occulti, saprebbe riconoscere un’aggiunta all’interno del suo pasto anche se venisse sminuzzato e reso inconsistente.
A questo si aggiunge un’altra difficoltà. I gatti sono piuttosto conservatori in fatto di palato, nuovi odori e nuovi sapori li fanno apparire schizzinosi e di gusti difficili ma, in realtà, dal loro punto di vista questa ritrosia è difensiva: in natura, un gatto poco cauto nel trangugiare qualunque cosa gli capiti a tiro senza un minimo di diffidenza avrebbe vita breve.
Questa sorta di neofobia ai sapori insoliti ci rema contro quando si tratta di somministrare una terapia per via orale perché nella stragrande maggioranza dei casi, piuttosto che consumare il pasto, il gatto preferirà rinunciarvi e aspettare che gli offriate qualcosa in linea con le sue abitudini e i suoi consolidati gusti.
Le 4 modalità per dare la pillola al gatto
Come procedere allora? Come poter dare un prodotto evitando di stressare troppo il gatto o di spaventarlo, cosa che renderebbe la somministrazione giorno per giorno più difficile e conflittuale?
Le alternative sono diverse e vanno valutate sulla base del gatto, dell’appetibilità del prodotto e della possibilità o meno di assumerlo a stomaco pieno e in congiunzione con altro, indicazione che il veterinario curante saprà fornirvi.
1. Offrire dalla mano come fosse uno snack
Raramente funziona, ma oggi in commercio esistono dei farmaci che promettono di essere appetibili anche per i gusti raffinati del gatto per cui conviene sempre verificare se è disposto ad accettare la nostra offerta spontaneamente.
Il vantaggio è che il tentativo è alla portata di qualunque gatto.
2. Mischiare la pillola a paste e creme
Se diventa necessario forzare un po’ la mano, si può ridurre in polvere la pillola e amalgamarla con le paste al malto o altri integratori alimentari in crema disponibili in commercio.
Il mix viene spalmato sulla zampa del gatto che, ripulendosi, lo assume.
Questa strategia funziona solo se il micio ama questo genere di integratori, se si fa toccare e fa leva sulla sua esigenza di tenere il mantello pulito ed in ordine.
Lo svantaggio è che non è possibile stabilire con precisione quanto farmaco viene assunto e quanto finisce stampato sulle pareti di casa mentre il micio cerca di scrollarsi via il grosso dell’intruglio.
3. Diluire in acqua e somministrare direttamente in bocca
Se la pillola non è troppo grossa, si può diluirla in 1 ml d’acqua e somministrare il liquido direttamente in bocca attraverso una siringa senza ago e tenendo il collo ben disteso per evitare le vie respiratorie.
La procedura è veloce e pratica ma un farmaco dal cattivo sapore potrebbe provocare abbandonante perdita di saliva (scialorrea) o addirittura vomito.
Anche in questo caso, parte della dose potrebbe andar persa.
4. Somministrare la pillola al gatto direttamente in bocca
Personalmente ritengo questa la tecnica migliore, meno invasiva e più concreta e precisa anche se più difficile da praticare. Richiede di acquisire sicurezza e fluidità nei movimenti ma una volta presa manualità, la manovra si rivela veloce ed efficiente, risparmiando stress e malumori sia al gatto che a noi.
Scegliete un ripiano su cui adagiare il gatto e posizionatelo davanti a voi, con la schiena appoggiata al vostro tronco.
Con la mano destra impugnate la pillola tra il pollice e l’indice. Con la mano sinistra sollevate la testa del gatto in modo da allungare il collo: non premete sull’esofago e non sforzate, tutto quello che vi serve è tenere inclinata la testa.
Premete leggermente sul lato destro della bocca con il pollice che sta trattenendo la pillola: il micio di riflesso tenderà ad aprire la bocca e in quel momento, con fluidità, spingete la pillola in gola con l’indice.
Non temete di fargli male o di strozzarlo: più riuscite a spingere la pillola in fondo alla bocca, più facilmente il gatto la deglutirà senza avvertirne nemmeno il sapore e lo potrete lasciar andare come se nulla fosse successo.
Esiste un’unica controindicazione: è difficile da attuare con gatti che non si fanno toccare volentieri.
Qualunque sia la strategia che il vostro particolare micio vi richiede di applicare, ricordate sempre che più sarete naturali nel dare la pillola al gatto, meno lui o lei si preoccuperà. Spesso, le difficoltà sono indotte dalla nostra incerta goffaggine più che dalla manovra in sé.
Seguici su