Il cane per interpretare e raccogliere informazioni sul mondo che lo circonda utilizza molto l’olfatto.
Questo processo non si limita al solo raccoglimento passivo ma, anzi, permette loro di lasciare determinate informazioni a disposizione degli altri cani.
Perché il cane marca
Il cane è un animale fortemente sociale. Quando si vive a stretto contatto con altri soggetti è necessario avere lo stesso tipo di comunicazione ma, anche, essere in grado di lasciare delle informazioni ed interpretare quelle fornite dagli altri membri.
Le marcature servono proprio a questo: lasciare a disposizione di altri soggetti, non necessariamente presenti in quel frangente, determinate informazioni che aiutino loro ad affrontare una particolare situazione (mi viene in mente la reazione che hanno tutti i cani quando si stanno avvicinando alla porta del veterinario) o che li informi sull’identità e lo stato di chi è passato in precedenza da quel determinato posto (come succede per strada o nelle aree cani).
Come marca il cane
Il cane ha a disposizione diverse modalità per marcare, usate differentemente in base a ciò che vuole comunicare.
C’è da premettere che ogni cane marca in modo differente, con finalità diverse, e che, pertanto, dare delle regole generali su un argomento così poco accessibile dall’essere umano non è facile.
Qui possiamo accennare ad alcune osservazioni complessive, ma ricordiamo sempre che ogni tipo di comunicazione del cane va valutata sempre all’interno del contesto e dello specifico soggetto che lo mette in atto.
Urina
La tipologia di marcatura più usata dal cane è… l’urina. In pochissimi casi il cane fa i suoi bisogni senza il fine ultimo di comunicare qualcosa, per questo motivo ogni proprietario dovrebbe iniziare a porre attenzione sulle modalità e i luoghi scelti da cane per fare i suoi bisogni.
Di base maschi e femmine marcano in maniera diversa, i primi alzano una delle zampe posteriori mentre le seconde si accucciano, ma ci sono casi in cui le modalità si invertono.
Questo dipende dall’atteggiamento con cui il cane vuole comunicare qualcosa.
Di norma più le marcature vengono fatte in alto, più è facile che vengano recepite dagli altri velocemente e in maniera più chiara, che emergano dal contesto prima di tutto il resto.
Anche il luogo scelto ha un elevato valore nella comunicazione del cane, e, tranne il caso in cui il cane abbia veramente urgenza, verrà deciso e valutato sempre con molta cura.
Chi ha avuto cuccioli o cani molto timidi si sarà reso conto che difficilmente questi sporcano dove sono presenti molte marcature di altri cani (come nelle aree cani), optando per luoghi più appartati che non li costringano a esporsi a tutti gli altri.
Al contrario i cani sicuri e competenti non hanno nessun problema a fare i propri bisogni in luoghi frequentati da altri cani.
Feci
Anche le feci possono essere usate come marcature, anche se il loro contenuto informativo, probabilmente, è più limitato rispetto a quello dell’urina.
Alcuni proprietari si saranno resi conto che il loro cane, dopo alcune marcature molto impegnative (effettuate dopo aver annusato con molta attenzione un’area), abbia raspato il terreno dove ha marcato.
Questo comportamento è una sottolineatura del concetto espresso attraverso la marcatura (come quando noi usiamo una penna rossa per rendere più evidente una frase), sia su un piano visivo, avendo smosso la terra intorno al punto prescelto, sia su un piano olfattivo, spargendo ancora più lontano l’odore della propria marcatura e aggiungendovi altre tracce chimiche rilasciate dalle ghiandole poste sotto le zampe.
Odore del corpo
Infine, un’altra tipologia di marcatura è lo strofinamento del proprio corpo (come fanno i gatti).
Questo tipo di marcatura si può vedere quando il cane si rotola su oggetti che ritiene importanti per lui, come alcuni giochi, o quando arriva in aree frequentate da altri cani ed inizia a rotolarsi a terra.
Cosa comunica il cane
Purtroppo, a noi umani mancano gli organi preposti alla lettura delle marcature canine, pertanto non potremmo mai sapere con assoluta certezza l’effettivo impatto di questa forma di comunicazione del cane.
Siamo abbastanza certi che un cane sia in grado di stabilire l’età, il sesso e lo stato di salute (come la presenza o meno di una femmina in calore) di un cane attraverso i bisogni di quest’ultimo.
Ma l’importanza comunicativa non si esaurisce alle generalità, anzi le informazioni che vengono lasciate attraverso le marcature, in alcuni casi, sono molto più complesse e articolate.
Probabilmente, chi legge una marcatura è in grado di stabilire anche lo stato d’animo del cane nel momento in cui ha lasciato questa traccia, poiché ad ogni emozione è legata la produzione di determinati marcatori chimici-feromonali.
I cani che non sono mai stati dal veterinario, la prima volta che si avvicinano allo studio e iniziano ad annusare le tracce lasciate dagli altri cani inizieranno ad essere più vigili e attenti a ciò che succede intorno.
Questo perché tutti i cani che hanno vissuto un’esperienza negativa rilasciano quei marcatori nei loro bisogni e informano così gli altri riguardo il loro stato emozionale.
Attraverso le marcature, i cani possono cercare di aprire un dialogo con altri cani presenti nel momento della marcatura (con finalità pacifiche o meno), stabilire il possesso o meno di una determinata risorsa, individuare i confini del proprio territorio e molto altro.
Purtroppo il nostro naso non è in grado di farci capire veramente quale valore abbiano le marcature nella comunicazione del cane, ma una cosa dobbiamo capirla: dentro quella pipì c’è un mondo intero, di cui il nostro cane fa parte.
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