Ci sarebbero decine di parole da usare per cercare di descrivere nella maniera più appropriata il Mastino Napoletano, ma la prima che mi viene in mente è una: sottovalutato.
Peccato, perché ad una razza così, bella e antica, non viene riconosciuto il valore che si merita (come a tutte le razze di origine italiane).
Già solo il fatto di guardare i suoi occhi placidi e immaginare che quegli stessi occhi potrebbero aver incrociato lo sguardo dei grandi della storia, come Giulio Cesare, dovrebbe bastare per erigere una sua statua in ogni città di Italia.
Non bastasse questo, nonostante il lavoro “estetico” fatto sulla razza, il suo carattere è rimasto intatto nel passare dei secoli.
Guardiano efficiente, coccolone con i suoi proprietari, babysitter di primordine, pacifico con gli altri animali di casa. Insomma, quali sono le cose da sapere prima di decidere di adottarne uno e lasciarsi affascinare da questi stupendi cani?
Il Mastino Napoletano è la storia del nostro Paese!
Mastino Napoletano: ecco cosa devi sapere su di lui!
- Inizia a prendere appunti di Storia…Prima di prendere un mastino napoletano, dovrai ripassare la storia, in particolar modo quella italiana. Perché il mastino napoletano è la storia del nostro paese. Migliaia di anni fa, partendo dagli altipiani del Tibet, i suoi progenitori (e di tutti i molossi) sono arrivati alla corte di Alessandro Magno e lo hanno affiancato nelle battaglie campali. In seguito, ha affiancato i romani nei combattimenti nelle arene e in battaglia, diffondendosi così in tutta Europa. Durante il medioevo era fedele compagno del cavaliere, e lo accompagnava ovunque, che fosse in guerra, in una battuta di caccia all’orso o in chiesa, e fu raffigurato in molti stemmi di famiglia. Probabilmente, erano parenti del mastino anche i cani che accompagnarono Cristoforo Colombo alla scoperta dell’America. Furono accolti, poi, nella corte dei Borboni, durante il loro regno nel meridione, e furono validi alleati degli insorti durante le guerre di brigantaggio in seguito all’unificazione del regno d’Italia. Sopravvive tra mille difficoltà alle due guerre mondiali per arrivare fino a noi, con il suo solido passato alle spalle, ma con gli occhi rivolti ancora verso il futuro.
Rientra tra i grandi sbavatori!
- Imparerai ad apprezzare i climi umidi. La tendenza a sbavare è una delle caratteristiche tipiche dei cani con il muso “schiacciato”, anche se alcune razze ne soffrono meno di altre. Beh, il mastino napoletano rientra nei grandi sbavatori. Con il passare del tempo anche tu, come tutti i proprietari di mastini, non farai più caso a questo “inconveniente” e diventerai bravissimo e rapidissimo a togliere con un solo colpo di asciugamano le eventuali colate di bava prima che queste vengano scrollate addosso a te, la televisione, il soffitto e perfino il vicino affacciato alla finestra. Certo, quando accoglierai gli amici a casa consigliandogli di indossare la cerata da traversata atlantica che tieni in mano, forse le prime volte ti sentirai leggermente a disagio, ma dopo qualche minuto passato in compagnia anche i tuoi amici dimenticheranno di essere in un mare di bava. Comunque, non è che sbavi proprio sempre, diciamo il 90% del tempo.
Ti servirà più palestra!
- Dovrai allenarti al sollevamento pesi.
Questo perché lui vivrà, come tutti i molossi, praticamente sempre sopra i tuoi piedi (o sulle ginocchia, o direttamente in braccio). Poiché da adulto arriva a pesare intorno ai 70 kg e occupa lo spazio di un’utilitaria, o ti arrenderai e rassegnerai ad essere seppellito da cotanta tenerezza oppure dovrai per forza iscriverti in palestra. Forse un giorno riuscirai a spostarlo di quei pochi centimetri necessari perché non ti collassi il polmone sinistro dopo che lui avrà deciso di appoggiare la sua leggiadra testolina sul tuo petto. - Dovrai dedicare molto tempo alla sua socializzazione. Molte persone credono che un “cane da guardia”, per svolgere il suo lavoro nel migliore dei modi, non debba conoscere il mondo e tutto ciò che lo anima, anzi, lo ritengono controproducente. In realtà, è vero il contrario. Qualsiasi cane, e in special modo un cane da guardia, non sarà mai in grado di distinguere un ignaro postino da un vero malintenzionato, a meno che non venga socializzato fin da cucciolo a tutta la varietà umana (bambini, anziani, disabili, persone in divisa…) che potrebbe incontrare durante la sua vita.
- Dovrai fargli incontrare fin da subito altri cani, nel modo corretto. I molossi sono cani molto equilibrati e difficilmente iniziano per primi una zuffa. Questo, però, non significa che si tirino indietro quando provocati. Vista la sua mole, è importantissimo avere un cane che sia in grado di capire gli altri cani e comunicare con loro correttamente, evitando in questo modo che le sue reazioni siano spropositate o pericolose, per lui e per gli altri.
- Non è un cane da jogging. Come tutti i cani di taglia grande e gigante bisogna stare molto attenti a dosare correttamente l’attività fisica del mastino napoletano, soprattutto nei primi due anni di vita, limitando il più possibile salti e movimenti che stressino le articolazioni e le zampe, in modo da prevenire disagi fisici. Tra l’altro, non è che sia quello che uno definirebbe atleta. Ci pensa già abbastanza di suo a dosare l’attività fisica, passando tranquillamente 23 ore al giorno disteso.
- Chi bello vuole apparire, un minimo deve soffrire. Il mantello del mastino napoletano non necessita di particolari cure, il suo pelo corto richiede, infatti, una manutenzione minima. Molta più attenzione dovrà essere rivolta alle pieghe, soprattutto quelle del muso, ed è importante pulirle frequentemente, per evitare il deposito di batteri e conseguenti irritazioni o dermatiti. Piccolo particolare: il mastino napoletano non profuma proprio di rose, ma ha un odore pungente che si attacca a qualsiasi cosa. Come per la bava, il proprietario ci fa l’abitudine dopo qualche giorno, i più coraggiosi riescono anche ad affermare che sia un buon odore.
- La tua casa produrrà qualche decibel in più. No tranquillo, il mastino napoletano non è un cane che abbaia, lo fa solo in casi in cui è veramente importante farlo. Il suo rumore è di un altro tipo: russa. È come avere in casa un piccola impresa edile impegnata a abbattere un muro di mattoni con mazze e martello pneumatico, tutti i santi giorni.
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