La leishmaniosi canina è una malattia infettiva del cane e del gatto causata da protozoi del genere Leishmania.

L’importanza di questa malattia è legata anche al suo carattere zoonosico, per il quale il cane rappresenta il principale serbatoio del parassita.

Ciò significa che la Leishmaniosi può colpire anche l’uomo. Va detto subito, però, che questo accade raramente e che sono a rischio soltanto i soggetti immunodepressi; inoltre, nell’uomo la malattia è curabile e si ottiene la guarigione completa.

La Leishmania non si prende direttamente dal cane, ma è necessario sempre un vettore, rappresentato dalla zanzara del genere Flebotomo.

Leishmaniosi

Forma cutanea

  • forfora a scaglie grosse su tutta la superficie del corpo;
  • occhi cerchiati per alopecia;
  • ipercheratosi del tartufo;
  • onicogrifosi (unghie lunghe);
  • pelo opaco;
  • lesioni nodulari, ulcerative o pustolose non pruriginose, se non complicate secondariamente da altre cause.
  • il cane assume un aspetto da vecchio.

Forma oculare

  • blefarite;
  • congiuntivite;
  • cheratite secca;
  • uveite.

Forma sistemica

È caratterizzata da un coinvolgimento di più organi e tessuti, in primis il rene, che a seguito di una glomerulonefrite può non funzionare più bene:

  • proteinuria (che provoca il dimagrimento del soggetto);
  • creatinuria;
  • azotemia;

Si assiste anche ad una progressiva anemia non rigenerativa, visibile nei casi più avanzati dalle mucose pallide; anche le piastrine possono essere colpite, pertanto si possono avere fenomeni di epistassi. Questi sono i sintomi più comuni nel cane, ma ormai è sempre più facile vedere forme atipiche di leishmaniosi.

La clinica assieme ai test sierologici sono in genere sufficienti a fare diagnosi. A volte può essere necessario fare dei prelievi di midollo per la ricerca diretta del protozoo mediante tecnica PCR.

La terapia della leishmaniosi canina si basa sulla somministrazione di Sali di antimonio. Vi sono vari protocolli di somministrazione, con vari dosaggi.

Le linee guida consigliano di utilizzare il dosaggio di 100 mg/kg una volta al giorno sottocute per almeno 4 settimane. Il dosaggio giornaliero può essere diviso in due somministrazioni.

Si associa un leishmanio-statico, l’allopurinolo, dato per bocca a 10-20 mg/kg per almeno 6 mesi.

Esiste anche un farmaco, dato per bocca, che sostituisce l’antimoniato di N-metilglucamina che viene usato in seconda battuta, in caso di insuccesso della prima terapia oppure quando non è possibile la somministrazione in punture.

Questa la terapia base, ma poi sarà il vostro veterinario a stabilire la dose, la via di somministrazione e la durata della terapia; inoltre, a seconda della sintomatologia, saranno aggiunte altre indicazioni.

La leishmaniosi canina è tra le peggiori malattie dei cani, ma non vi dovete scoraggiare se viene diagnosticata al vostro cane.

Se presa in tempo, può essere tenuta sotto controllo; sono fortunatamente, sempre più i cani che oltre ad una guarigione clinica, hanno avuto anche una guarigione parassitologia.

È molto importante la prevenzione: vanno usati antiparassitari che repellano la zanzara da aprile ad ottobre; in più oggi è disponibile anche un vaccino.

Per avere maggiori informazioni consultate il vostro veterinario.