All’argomento lettiera per gatti abbiamo già dedicato due articoli: uno per comprendere la differenza tra agglomeranti ed assorbenti e uno panoramico su come scegliere la lettiera più adeguata in base alle proposte presenti nel mercato.
Tuttavia, scegliere il substrato giusto non risulta sufficiente a garantire che il nostro micio sia soddisfatto del suo WC personale.
Una questione privata
Va detto in prima istanza che il rapporto tra un gatto e la sua cassetta è sempre un fatto piuttosto privato. Lo è, in generale, il rapporto con il momento dell’eliminazione.
Osservando un gatto all’aperto, ovvero in un contesto in cui sia completamente libero di scegliere luogo e substrato, infatti, si può notare che la sua preferenza cade generalmente in luoghi isolati, tranquilli, non troppo a vista e, come ho già sottolineato negli articoli precedenti, dotati di un substrato morbido e cedevole.
La riservatezza, dunque, sembrerebbe essere un altro tassello qualitativo importante attraverso il quale un gatto possa eleggere un luogo di eliminazione piuttosto che un altro.
Detto in altri termini, a meno che non debba utilizzare i suoi depositi di feci e urine per segnalare qualcosa di molto specifico (generalmente rivolgendosi ad un suo simile), un gatto preferisce eliminare in luoghi appartati e lontano dal via-vai di altri individui (umani o meno).
Il perché questo avvenga è presto detto: il momento dell’eliminazione è privato, è personale ma richiede anche la possibilità che il gatto si rilassi, cosa che non può evidentemente fare se il luogo non è percepito come tranquillo e confortante.
Bisogna ammettere che da questo punto di vista non sono molto diversi da noi, in fondo.
Il rito dell’eliminazione è un momento importante e privato per ogni gatto
Cosa ci dice tutto questo sulle nostre lettiere casalinghe?
Non dovremmo mai dimenticare che l’utilizzo della cassetta in casa è uno sforzo adattivo che stiamo chiedendo ai nostri gatti.
La loro predisposizione sarebbe quella di eliminare all’aperto, sulla terra smossa, sulla ghiaia, su un mantello di foglie, mentre entrare in una cassetta (magari chiusa) e trovare un substrato argilloso è qualcosa che assomiglia a ciò che farebbero in natura ma è pur sempre un artificio.
Ben lo dimostrano i gatti che hanno la possibilità di uscire in giardino: molto spesso preferiscono eliminare all’esterno, piuttosto che entrare in casa dove, pure, sarebbero più tranquilli e al sicuro.
Come posizionare la lettiera per gatti
L’artificio è legato soprattutto alla posizione della cassetta che non può essere una qualunque, comoda per noi.
La sua collocazione, ancora una volta, deve mimare i requisiti di accessibilità e di riservatezza che il gatto ricerca normalmente all’aperto.
Evitate…
… di posizionarla in luoghi di intenso passaggio come corridoi o stanze particolarmente vissute.
Preferite…
… luoghi più tranquilli come l’angolo di un bagno o di uno sgabuzzino, purché consenta al gatto sufficiente spazio per girarsi su se stesso senza impedimenti.
Le lettiere in balcone sono una buon compromesso ma andrebbero sempre accoppiate con una opzione anche in casa, per evitare che il gatto sia costretto a uscire all’aperto con qualunque condizione ambientale.
Aperta o chiusa… ?
Sarà il micio a dirvi se la preferisce chiusa o aperta (anche se degli studi recenti hanno rilevato una preferenza statistica per i modelli aperti).
L’importante è che nelle vicinanze non vi siano fonti di disturbo quali elettrodomestici rumorosi, possibilità di intervento di altri animali (cani, per esempio).
Dove piazzare la lettiera?
A distanza da ciotole di cibo e/o acqua.
L’ideale sarebbe che l’ambiente che ospita la cassetta fosse separato rispetto alle aree di alimentazione del micio.
È importante…
… garantire la privacy, ovvero non disturbare mai il micio mentre è impegnato nelle sue faccende: piuttosto, è bene aspettare che abbia finito e, semmai, invitarlo ad interagire una volta uscito dalla cassetta.
Oggi esistono sul mercato anche mobili ad uso umano che nascondono su un fianco un’apertura per l’accesso ad una cassetta interna, in modo che il WC felino scompaia dalla vista: possono essere interessanti ma non va dato per scontato che il micio abbia lo spazio sufficiente per girarsi e che gradisca l’idea di inserirsi in un anfratto per eliminare.
Più gatti = più lettiere
Caso a parte è rappresentato dalle case in cui vivono più gatti.
In questo caso, infatti, è imprescindibile che il numero di lettiere segua almeno il numero dei gatti. Questo significa che due gatti richiedono almeno due lettiere, tre gatti almeno tre e così via.
Questa formula di “sana gestione” permette ai gatti di:
- Usarle tutte indifferentemente (ovvero non bisogna aspettarsi l’assegnazione di un gatto ad una certa cassetta!)
- Non dover mai competere per l’utilizzo di una risorsa tanto importante. Potenzialmente, potrebbero andarci tutti contemporaneamente senza fare la fila
Quindi, visto che…
… il rapporto tra numero di gatti e numero di cassette è tanto stretto, prima di adottare un nuovo individuo cercate sempre di stabilire in anticipo dove collocherete la nuova lettiera per gatti che dovrete acquistare, per evitare che un numero insufficiente possa spingerli a scegliere luoghi di eliminazione alternativi e (per voi) affatto graditi.
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