I gatti sono notoriamente animali misteriosi e questo non si rivela semplicemente un luogo comune. I gatti sono misteriosi anche per molta parte della scienza che ha sempre trovato difficoltoso studiarli per quella loro tendenza a muoversi in ampi spazi e rifuggire, il più possibile, le attenzioni altrui.

Negli ultimi decenni la ricerca sul comportamento del cane è apparsa tecnicamente più semplice da approcciare, grazie alla innata collaborazione che la specie canina esprime, anche nell’affrontare intricati esperimenti in ambienti controllati.

Nine lives comportamento dei gattiI gatti, invece, si offrono poco alla partecipazione, soprattutto se si tratta di inserirli in contesti artificiosi quali spesso sono i setting sperimentali all’interno dei quali c’è la necessità di controllare il maggior numero di variabili possibile.

In altre parole, lo studio e l’osservazione ideale dei gatti domestici andrebbe svolto “all’aperto”, in contesti in cui questi animali siano liberi di esprimersi e fare le proprie scelte in autonomia.

Questo, tuttavia, non si rivela sempre sostenibile sul piano organizzativo e come conseguenza i gatti restano sempre un po’ un mistero, sebbene facciano spesso parte della quotidianità di moltissime persone.

Nine lives – Cats in Istanbul

Eppure, dalla Turchia arriva un documentario che, sebbene non presenti il rigore di uno studio scientifico, potrebbe rivelarci moltissime cose sui gatti, fino al punto di stravolgere le convinzioni e le aspettative di tutti noi.

Nine lives – Cats in Istanbul”, infatti, è un lungometraggio da poco finito di girare nella capitale turca dietro la regia di Ceyda Torun, che racconta le vicende dei numerosi personaggi felini che popolano le stradine e i sobborghi della città.

Istanbul è nota in tutto il mondo per le sue bellezze e i suoi richiami storici, ma chi ci è stato non avrà sicuramente potuto evitare di notare il gran numero di gatti presenti nelle strade.

E non si pensi che si tratti di gatti abbandonati, tristi o malnutriti.

Al contrario, la cultura turca ed in particolare la cultura della capitale, tengono in altissima considerazione i gatti che sono ospiti ben graditi nelle piazze, nelle strade, nei mercati e persino nei luoghi pubblici.

Istanbul e i gatti

Nine lives IstanbulIstanbul e i gatti sono un sodalizio che dura da secoli, traghettato da quella parte di tradizione islamica che vede nei piccoli felini domestici degli animali cari a Maometto e, per questo, sacri.

Per festeggiarli è addirittura stato creato un account Instagram (divenuto poi una pagina FacebookCats of Istanbul, che supera gli 80.000 like) che raccogliesse gli scatti maggiormente suggestivi e capaci di raccontare questa co-esistenza e di restituire la magia che la presenza dei gatti, da sola, è in grado di evocare in questa città del bacino del Mediterraneo.

Nine lives film documentario sui gatti di IstanbulDi fatto, Istanbul è una città che “appartiene” ai gatti e gli esseri umani appaiono ammaliati ospiti che li imprigionano con i loro innumerevoli scatti fotografici.

Ma c’è dell’altro: l’esperienza di Istanbul dimostra come anche una metropoli (la capitale contava nel 2012 oltre 13 milioni di abitanti, secondo wikipedia) possa essere luogo di ospitalità per i gatti liberi, che questi animali sono abilissimi ad adattarsi anche a contesti fortemente urbanizzati (mentre spesso li si ritiene erroneamente incapaci a “sopravvivere” in città) e, soprattutto, che la convivenza pacifica, paritaria e libertaria dei gatti negli spazi umani è una realtà assolutamente, totalmente possibile.

Una convivenza possibile

Ecco allora che un documentario come Nine lives, la cui uscita è prevista per il 2016 e che sta attualmente tentando la scalata ad una serie di festival tematici, può offrire al mondo occidentale (Italia inclusa!) una panoramica su come questa convivenza sia possibile e, magari, potrebbe offrire delle indicazioni su come esportarla.

Gatti istanbul convivenza con le personeI gatti hanno vissuto immersi nel tessuto umano negli ultimi diecimila anni e continueranno a farlo.

Tuttavia, visto l’enorme impatto che l’uomo ha avuto e sta avendo sulle sorti ambientali del nostro pianeta, è necessario assumersi maggiore responsabilità nella convivenza con gli animali che condividono questa Terra con noi, capire come è possibile costruirla ed alimentarla in modo sostenibile per le altre specie.

Una reale responsabilità si costruisce solo sulla conoscenza e su un importante cambio di prospettiva ambientale, cambio che anche un semplice documentario può contribuire ad avviare in maniera non ideologica.