La storia del Mastino Napoletano
Il Mastino Napoletano è il diretto discendente del Molosso Romano, il cane utilizzato come guardiano negli accampamenti dei legionari Romani in vari paesi europei, in cui ha contribuito alla formazione di molte razze di mastini.
Erede dei molossi usati in guerra dalle popolazioni sumeriche e mesapotamiche, e dagli Assiri di Alessandro Magno, a loro volta da ricondurre al Mastino del Tibet.
Ha vissuto per molti secoli nella zona del Vesuvio e di Napoli, per poi essere riconosciuto ufficialmente come razza nel 1949.
Aspetto generale del Mastino Napoletano
Il Mastino Napoletano è una cane di grande taglia e mole.
Ha una struttura molto potente e maestosa e una conformazione generale di tipo brachimorfo per cui presenta forme massicce e muscolose con arti brevi.
La pelle abbondante e le rughe che ricoprono la testa gli conferiscono una tipica espressione.
Comportamento e carattere del Mastino Napoletano
Forte della sua mole imponente, il Mastino Napoletano assume un atteggiamento di difensore della proprietà e delle persone, sempre vigile e coraggioso, anche se può diventare – non ingiustificatamente – aggressivo, mordace o dominante.
Tuttavia, ha un carattere riflessivo ed equilibrato (a volte un tantino ostinato).
Ad ogni modo, è un esemplare intelligente, forte e leale, con un comportamento nobile e maestoso. Risulta anche molto protettivo e obbediente con il padrone, il che lo rende un cane piuttosto addestrabile.
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